L'oxazepam viene utilizzato dal 1960 nel trattamento del disturbo d'ansia, dell'insonnia e della sintomatologia della crisi d'astinenza da alcol. L'oxazepam si usa in presenza di ansia, anche nelle forme collegate all'astinenza da alcolici.
L'oxazepam è uno psicofarmaco appartenente alla classe delle benzodiazepine, più precisamente una 1,4-benzodiazepina, caratterizzato da una durata d'azione medio-breve. Il composto è un derivato dalla 3-idrossi-benzodiazepina e metabolita di diazepam, prazepam e temazepam.
L'oxazepam viene utilizzato dal 1960 nel trattamento del disturbo d'ansia, dell'insonnia e della sintomatologia della crisi d'astinenza da alcol. Oltre a quello ansiolitico, ha effetti, moderati rispetto alle altre benzodiazepine, come anticonvulsivante, ipnotico, sedativo, miorilassante e amnesico.
L'oxazepam si usa in presenza di ansia, anche nelle forme collegate all'astinenza da alcolici.
Si utilizza inoltre nella cura della sindrome da colon irritabile.
L'oxazepam dopo somministrazione per via orale viene velocemente e quasi completamente assorbito dal tratto gastrointestinale. La concentrazione plasmatica di picco (Cmax) viene raggiunta circa 2-3 ore dopo l'assunzione. In letteratura medica è stato segnalato che oxazepam, tra le diverse benzodiazepine di uso comune, è fra quelle che vengono assorbite più lentamente e mostra una lenta insorgenza d'azione.
L'emivita di eliminazione del composto risulta variabile tra le 5 e le 15 ore. Il legame di oxazepam con le proteine plasmatiche è pari a circa il 95-98%. Nell'organismo la benzodiazepina viene biotrasforamta in posizione 3-idrossi dando luogo al glucuronide inattivo ad opera della ghiandola epatica.
La molecola viene eliminata dall'organismo prevalentemente attraverso l'emuntorio renale: entro 48 ore dalla somministrazione orale più del 70% della dose è presente nell'urina sotto forma di glucuronide.
Nei pazienti anziani l'emivita di eliminazione dell'oxazepam appare statisticamente aumentata rispetto a quella misurabile in pazienti più giovani. Nei soggetti affetti da malattia epatica scompensata e insufficienza epatica grave la capacità di glucuronizzazione ed eliminazione dell'oxazepam è decisamente ridotta. La benzodiazepina viene escreta nel latte materno.
Trattamento dell'ansia e controllo dei sintomi da astinenza alcolica: la dose usuale è pari a 15–30 mg, da ripetersi per 3-4 volte al giorno. Nei pazienti anziani la dose iniziale può essere prudenzialmente ridotta a 10 mg per 3 volte al giorno e, in caso di insoddisfacente risposta clinica, può essere incrementata fino a 10–20 mg, da ripetersi 3-4 volte al giorno.
Trattamento dell'insonnia associata a stato ansioso: il dosaggio raccomandato è di 15–25 mg, da assumersi un'ora prima di coricarsi. In caso di insoddisfacente controllo del disturbo del sonno la dose può essere aumentata occasionalmente fino a 50 mg.
L'oxazepam si prende per bocca, di solito in forma di pastiglie o capsule. La dose è di 3-4 dosi al dì.
L'oxazepam può provocare dipendenza. Tra gli altri eventuali effetti collaterali troviamo anche:
È basilare avvertire immediatamente il dottore nel caso in cui l'assunzione del medicinale sia collegata a:
L'oxazepam può danneggiare la capacità di guidare o di manovrare macchinari pericolosi. Gli alcolici possono peggiorare gli effetti collaterali del farmaco, invece la sua efficienza può essere diminuita dal tabacco.
Prima di prendere oxazepam è meglio avvertire il dottore:
È basilare avvertire chirurghi e dentisti di terapie con oxazepam in corso.
A temperatura ambiente, in un luogo fresco e asciutto e al riparo della luce. Non utilizzare il farmaco se l'etichetta indica che è scaduto. Tenere in luogo non accessibile ai bambini. Conservare il farmaco nella confezione originale assieme al foglietto illustrativo.