Il carisoprodol è un farmaco usato per il trattamento del dolore acuto (di breve durata) della schiena.
Affezioni dolorose acute a carico dell'apparato osteoarticolare accompagnate da spasmi della muscolatura striata.
Compresse rivestite: 1 - 2 compresse rivestite fino a 3 volte al dì.
Nel trattamento di pazienti anziani la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico che dovrà valutare una eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati.
In caso di somministrazione contemporanea di ciclosporina e di carisoprodol si può verificare riduzione dei livelli plasmatici della ciclosporina. Pertanto si renderà necessario provvedere a regolari controlli della ciclosporinemia.
Come con altri analgesici, durante il trattamento con il carisoprodol si raccomanda di evitare l'assunzione di alcool poichè non si può escludere interazione fra le sostanze.
I derivati pirazolonici possono accentuare gli effetti dell'alcool di cui è sconsigliabile l'assunzione contemporanea ed interagiscono con la fenitoina, con alcuni ipoglicemizzanti orali (tolbatumide, clorpropamide, acetoesamide) ed anticoagulanti (warfarin).
L'uso di Carisoprodol , è sconsigliato nelle donne che intendano iniziare una gravidanza e dovrebbe essere sospeso nelle donne che hanno problemi di fertilità o che sono sottoposte a indagini sulla fertilità.
Il Carisoprodol è presente nel latte materno in concentrazioni 2 - 4 volte superiori a quello del plasma della nutrice.
Il farmaco può diminuire la capacità mentale o fisica necessaria per l'espletamento di funzioni potenzialmente rischiose (guida di veicoli, uso di macchinari, ecc.).
Gli effetti collaterali di Carisoprodol sono in genere rappresentati da sonnolenza, vertigini, tremori, cefalea, irritazione, insonnia. In casi molto rari la prima dose di carisoprodol è seguita da manifestazioni idiosincrasiche caratterizzate da profonda astenia, atassia, disartria, diplopia e transitoria diminuzione della vista, agitazione, confusione mentale e disorientamento. Tali sintomi tendono a scomparire usualmente nelle ore successive, ma possono richiedere adeguate misure terapeutiche.
Sono inoltre possibili reazioni di tipo allergico con eruzioni cutanee, prurito, broncospasmo, tachicardia, ipotensione arteriosa, edema angioneurotico, anafilassi. In tale evenienza occorre interrompere il trattamento e consultare il medico curante.
Ugualmente ci si comporterà qualora durante il trattamento comparissero effetti non desiderati quali: ripresa della febbre, angina, alterazione della cute e delle mucose.